I’m Inspired.

Giuseppe ed io ci conosciamo ormai da qualche anno, siamo stati colleghi e siamo poi diventati amici.

La prima volta che l’ho visto ho pensato “ammazza quanto è alto”, poi mi ha detto che è interista e ho capito che nonostante il metro di differenza saremmo andati d’accordo, al limite avremmo parlato al citofono.

Siamo stati un team creativo molto affiatato e molto ben assortito, io gestivo il cliente e Giuseppe si prodigava creativamente affinché il suddetto cliente fosse soddisfatto, impresa talvolta ardua ma devo dire che ci siamo sempre riusciti con successo.

Una delle cose che mi sono sempre piaciute molto del nostro eroe tatuato è la moltitudine di interessi che da sempre coltiva: la musica, che sia Rock and Roll, fan sfegatato dei Nirvana e di ciò che ne deriva, nonché musicista, o che sia dance, genere che oltre a venerare suona come Dj, anzi, diggei, sì ma di una qualità formidabile, mica i trenini, poi il cinema, le serie, il calcio, l’attualità, insomma è sempre sul pezzo e questo credo sia un enorme pregio anche lavorativo in quanto la curiosità e la voglia di sapere è un’enorme fonte di stimoli, gli stimoli diventano ispirazioni, le ispirazioni diventano idee, e le idee diventano contenuti di qualità e, uso un termine semplice ma efficace, contenuti belli.

Ecco perché il mio amico Giuseppe è “Inspired”, che non è un semplice aggettivo, è un modo di lavorare e perché no di vivere.

Chissà, forse ogni tanto qualche ispirazione gliela da Kurt Cobain in sogno.

Viola.